Le scarpette sono spesso considerate qualcosa di superfluo, soprattutto dal barefooters neofita che, avendo deciso per così dire di "cambiare vita", non vede la necessità di apporre nuovamente qualcosa al piede del cavallo. Sebbene in linea di principio questa impostazione sia senz'altro corretta, e costituisca un auspicabile punto verso cui tendere, esse sono invece uno strumento utile per superare alcune difficoltà che talvolta si è chiamati ad affrontare lungo la via del piede naturale.
Durante i primi mesi del percorso barefoot (v. Introduzione e Transizione) il piede pone in essere profonde trasformazioni, che rendono l'uso della scarpetta difficile, soprattutto per quanto riguarda le misure. Ciononostante talora si rende utile nei casi in cui ci siano difficoltà. Inoltre il proprietario, vedendo il proprio animale non molto diminuito nelle proprie capacità dopo la sferratura, trova un conforto psicologico non trascurabile durante detto periodo.
Nel caso di patologie (es. laminite) le scarpette diventano molto importanti per la riabilitazione, per permettere al cavallo il movimento necessario alla guarigione (mai comunque usate in permanenza!).
Anche una volta terminato il periodo di transizione inoltre può accadere che non si possa ottenere, per motivi logistici, una gestione sufficientemente naturale da consentire un lavoro sui terreni più difficili; oppure per il mutare temporaneo delle condizioni di gestione può succedere che un cavallo che precedentemente era in grado di lavorare su tutti i terreni divenga nuovamente sensibile ai terreni più difficoltosi. In questi casi ecco che le scarpette possono tornare nuovamente utili.
Uno strumento quindi cui il barefooters non dovrebbe rinunciare, costituendo una freccia i più nella propria faretra, in grado di permettergli di risolvere le situazioni più impegnative.
In nessun caso infine l'utilizzo delle scarpette deve essere considerato un fallimento del proprio programma, ma solo un rimedio a delle difficoltà, come lo sono un sottosella più imbottito od una sella diversa.
Dall'altro lato, se il vostro cavallo ha bisogno delle scarpette troppo di frequente, ciò dovrebbe spingere il proprietario a considerazioni sul miglioramento generale del proprio programma barefoot.
Infatti, nell'ambito di un programma barefoot ben attuato bisognerebbe avere un paio di scarpette, possibilmente per non usarle mai!
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Cominciamo col dire che la scarpetta ideale per qualsiasi piede non esiste, e che di uno stesso modello potrete trovare riportati i commenti più svariati, dal migliore possibile al peggiore. Ciò è dovuto a varie cause. I piedi dei cavalli sono tutti diversi per conformazione ed è quindi comprensibile come non tutte le scarpette si possano adattare ad uno specifico piede. Altri fattori importanti sono da collegare all'attività che quel cavallo è chiamato a svolgere, alla tipologia di cavaliere, ai terreni che deve affrontare e soprattutto al tempo per il quale le scarpette devono essere indossate.
Altro fattore importante affinché le scarpe abbiano una buona riuscita risiede nella forma del piede, che deve avere una forma
autenticamente naturale. Ciò deriva da un programma barefoot ben
condotto in termini di gestione e di pareggio, eseguito da un professionista
veramente competente (v. Professionisti).
Dato il numero di variabili,
sarebbe auspicabile che la scelta del modello e della taglia
fosse operata da un professionista esperto nell’uso delle scarpette
che sappia consigliare il proprietario anche sotto questo aspetto. Anche da ciò un proprietario potrà riconoscere la serietà del professionista, che dovrebbe avere con se almeno le taglie più comuni dei modelli che decida di utilizzare.
Comunque, da un punto di vista generale, i problemi e gli aspetti attraverso l'analisi dei quali è possibile operare una scelta ragionata sono i seguenti:
- STABILITA': la capacità di una scarpetta di rimanere ferma al suo posto e di conseguenza di non essere persa durante il lavoro
- ADATTABILITA': la possibilità di adattare le scarpette alle diverse forme di piedi
- LESIVITA': con quasi tutte le scarpette c'è la possibilità di provocare lesioni, al piede o al pastorale, secondo la conformazione delle stesse
- ELASTICITA': la capacità di interferire più o meno con la fisiologia dello zoccolo
- FACILITA' di UTILIZZO: alcune scarpette sono molto difficili da indossare e da togliere
- TIPO di UTILIZZO: nella scelta occorre analizzare anche l'attività per la quale vengono considerate
In commercio esiste una discreta gamma di modelli tra cui scegliere. Su qualunque di esse ricada la scelta, occorre tener ben presente che per ottenere successo è determinante scegliere la misura giusta per il piede del vostro cavallo, esattamente come accade per le nostre scarpe. Questo porterà eventualmente anche a dover cambiare la misura nel corso del tempo a causa delle variate dimensioni dello zoccolo. Purtroppo le sellerie, a causa di una richiesta ancora numericamente esigua, tendono a tenere sugli scaffali un solo modello, e di esso solo un paio di misure, ed a spingere gli acquirenti ad adattarsi ad esse. Ovviamente ciò sarebbe un pò come dire che tutti noi dovremmo adattarci a portare lo stesso modello di scarpe, anche se inadatto al nostro piede, e per di più solo nei numeri 39 o 45. Ogni produttore ha stabilito dei criteri per effettuare una scelta il più possibile precisa, per definire la misura più giusta.
Per ciascuno dei modelli di maggiore diffusione verranno esposti dei commenti frutto di nostra esperienza diretta e di rapporti, provenienti da più parti, raccolti nel corso del tempo.
In generale, come associazione, preferiamo di gran lunga solo le scarpe che, con la loro parte rigida, si mantengano ben al di sotto del limite dello zoccolo corneo. Infatti tutte le scarpe "alte" (Boa, Old Mac,s, Trail, Marquis, Cavallo, Turf, ecc.) che raggiungono il livello della pelle, provocano spesso lesioni della pelle stessa dopo un utilizzo di breve durata, tanto da venirne spesso sconsigliato l'uso dal produttore stesso per periodi prolungati (poche ore). Ne sconsigliamo pertanto l'utilizzo per qualsiasi uso.
In ultimo una parola sulle scarpe incollate. Riteniamo siano giustificabili solo per le competizioni di Endurance più lunghe, e solo per il giorno della gara. Bisogna infatti ricordare come le scarpette siano un ausilio in caso di difficoltà momentanee, e non una nuova soluzione innaturale alle nostre inadempienze verso la natura il cavallo.
Da quanto esposto, date le moltissime variabili,
non è assolutamente possibile fornire consulenze via posta elettronica
ma solo effettuando una valutazione sul cavallo da parte di un professionista particolarmente esperto nell'uso delle scarpette. Potete richiederla scrivendo all'indirizzo di posta elettronica:
scarpette@fastwebnet.it
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PRO
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CONTRO
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Evo
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Scarpetta ispano-tedesca, ultima nata (2017) nel mondo delle scarpette.
Perenti delle Floating nella concezione (uno dei progettisti è lo stesso!) con ulteriori eccellenti miglioramenti.
Guscio inferiore termomodellabile, e dunque adattabile alle varie forme di piedi.
Semplice da indossare.
Molto stabile a qualsiasi andatura.
Scelta consigliata
in generale
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Come le Floating, in caso debbano essere adattate, necessitano di un professionista
Non perfetta tenuta di uno dei due sistemi di chiusura nei terreni con piante medio alte, facilmente superabile usando l'altro sistema in dotazione
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Floating
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Scarpetta spagnola ideata e disegnata per le gare di fondo (endurance).
Ottimo guscio inferiore (ottima percezione del terreno).
Guscio inferiore termomodellabile, e dunque adattabile alle varie forme di piedi.
Versione per i posteriori (inutile per qualsiasi altro uso fuorché l'Endurance)
Semplice da indossare anche se con qualche minimo problema di chiusura.
Molto stabile a qualsiasi andatura.
Scelta consigliata
avendo un professionista in grado di adattarle
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Uno dei suoi pregi maggiori, l'adattabilità spinta, rende necessario una buona esperienza per mettere in atto l'adattamento.
La ghetta posteriore abbastanza fissa pone qualche problema.
Pressoché obbligatorio rivolgersi ad un professionista per l'adattamento
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Renegades
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Scarpetta
ideata e disegnata per le gare di fondo (endurance).
Molto semplice
da indossare anche se con qualche minimo problema di chiusura.
Molto stabile a qualsiasi andatura.
Non
crea lesioni anche per distanze molto prolungate.
Scelta consigliata
per le prestazioni di più lunga durata
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Essendo
la suola un pò più rigida il cavallo perde qualcosa nella percezione
del terreno.
E
determinante che venga ben adattata al piede e pertanto
l'aiuto di un professionista esperto diviene ancor più consigliabile.
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Easyboot
Glove
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Molto leggere, semplici ed elastiche.
Scelta consigliata
e per le prestazioni di più lunga durata
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Non avendo sistemi di contenzione ed adattamento
necessitano di piedi estremamente naturalizzati e stabili nel
tempo
Alto numero di taglie (una taglia ogni 3 mm di larghezza)
con facilità di errore
nell'acquisto.
Frequente necessità di cambio di taglia nel caso
di variazione
delle misure del piede, a volte anche negli intervalli tra un pareggio e l'altro.
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Easyboot
Epic
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La
prima scarpetta commercializzata, prodotta fin dal 1972, e rivista
nel disegno nel 2002 e nel 2005, e ancora varie volte successivamente per quanto riguarda la ghetta . Risulta molto stabile a qualsiasi andatura.
Riescono a tenere anche su piedi anomali o deformi grazie alla forza del meccanismo di chiusura .
Scelta
consigliata
nei
casi in cui si trovino difficoltà con i modelli più recenti
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Media
rigidità, in quanto il cavo d'acciaio costituisce appunto un punto di rigidità
Mediamente difficili da
indossare e da togliere.
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